Gestione dello Stress
Lo “stress” rappresenta nella società moderna, soprattutto nell’ultimo periodo caratterizzato dal Covid-19, uno dei principali fattori di disagio e disturbo per le persone di ogni età.
Saper gestire in modo appropria lo stress può fare la differenza in ogni contesto della vita, da quello familiare a quello lavorativo o amicale, e può ridurre concretamente le conseguenze fisiche e psichiche, che nel tempo possono diventare anche patologiche, e consentire alla persona di vivere a pieno ogni momento della sua vita ristabilendo l’equilibrio e mantenendo un benessere psicofisico.
Nel linguaggio comune lo “stress” è inteso in senso negativo (e a volte confuso con l’ansia).
In realtà lo stress può essere definito come un termine di per sé neutro, che non rimanda necessariamente né ad una esperienza positiva né ad una esperienza negativa, ma solo ad una esperienza di pressione (=stress) sull’individuo, pressione che lo spinge verso una successiva modifica del suo equilibrio (intrapsichico o interpersonale), quindi ad un cambiamento.
Possiamo definire lo stress come un’interazione dinamica tra tre componenti che interagiscono reciprocamente tra loro:
- individuo: che risponderà allo stressor in base alle sue competenze e capacità di adattamento e fronteggiamento delle difficoltà. Queste abilità vengono maturate nel tempo anche in base alla storia personale e alle precedenti esperienze dell’individuo;
- stressor: termine che indica ogni stimolo per mezzo del quale l’ambiente agisce sull’individuo. Lo stimolo agirà in modo diverso e produrrà esiti diversi in base alla tipologia (gli stressor possono essere fisici, psichici, ambientali, sociali), all’intensità, alla frequenza e alla durata;
- ambiente: il luogo in cui individuo e stressor si incontrano; non necessariamente riferito ad un ambiente fisico, può coinvolgere anche un ambiente “psichico”, emotivo. L’ambiente può rappresentare anche un elemento di protezione e di riduzione di eventuali stimoli stressogeni (ad esempio come l’ambiente sociale, che offre supporto e comprensione all’individuo nell’affrontare lo stress).
Quando lo stimolo stressante viene percepito dall’individuo (soggettivamente o oggettivamente) come eccessivo o troppo gravoso per le proprie risorse personali e\o ambientali allora lo stress diviene negativo e può portare a conseguenze anche gravi.
In risposta allo stimolo (in modo più o meno consapevole) la persona attiva le risposte che ha a disposizione per analizzare, pianificare, affrontare e risolvere le situazioni problematiche.
Quando questi stressor non possono essere gestiti il soggetto percepisce un disturbo che, se perdura nel tempo, può portare ad una erosione progressiva delle risorse dell’individuo influenzando negativamente la sua quotidianità e indebolendo le difese psicofisiche.
Può accadere quindi che insorgano sensazioni di disagio che possono evolvere fino a sfociare in risposte patologiche allo stress o in vere e proprie patologie legate allo stress, con manifestazioni sia sul piano psichico (es. disturbi ansiosi, disturbi depressivi, disturbo post traumatico da stress, disturbi dell’adattamento) che sul piano fisico (es. disturbi quali coronaropatie, ulcera peptica, cefalea, colite ulcerosa, dermatiti, sono considerati fortemente correlati allo stress; così come il crollo delle difese immunitarie e il conseguente insorgere di una generale vulnerabilità alle malattie).
Bisogna ammettere che non sempre si può intervenire direttamente sull’evento\stimolo stressante. La vita ci pone davanti ad eventi che non possiamo prevedere o a cui possiamo solo adeguarci (esempi estremi possono essere incidenti o patologie gravi).
Quello che bisogna sempre fare è analizzare e riconoscere l’elemento stressante per poi andare ad intervenire dove è possibile:
- livello ambientale: un importante ruolo favorevole nella gestione degli stressor è svolto dall’ambiente sociale (es. amici, parenti, conoscenti) che può essere supportivo e contenitivo. È quindi importante poter riconoscere queste risorse, affidarvisi e coltivarle. Nel caso non fosse disponibile una rete sociale o amicale supportiva, è possibile affidarsi ad altri tipi di reti supportive, di tipo più formale (es. associazioni, gruppi di auto-mutuo-aiuto, supporto professionale).
- livello individuale: ogni individuo risponde allo stressor in base alla propria personale dotazione di competenze o di vulnerabilità, le quali sono l’esito della storia personale e delle esperienze precedenti in situazioni di stress, e non solo.
In base a quanto emerge dai colloqui psicologici si progetta un intervento personalizzato che sviluppi, ad esempio, le strategie di coping più adattive, migliori la percezione di autoefficacia, sviluppi le risorse personali e sociali.